Trovo incantevoli un sacco di persone. Forse perché non le conosco bene. Approfondendo la conoscenza, poi i casi sono due: o me ne innamoro perdutamente o le sfanculo in un battito di ciglia. Tu, miracolosamente, oscilli ancora e sempre nel mezzo.
Sopravvissuti alle macerie di ogni nostra incompatibilità di carattere. Forse perché di compatibile abbiamo sempre avuto il cuore.
Sei la parte migliore di me. Quella che mi ricorda, nonostante io lo dimentichi spesso, che le cose belle esistono. E tu sei una di queste.
L'anima di certe persone passa attraverso le loro mani. Perché sarà anche vero che alcuni sorrisi possono essere poesia, ma le mani sono in grado di raccontare infinite storie. La tua, di storia, resta ancora quella che preferisco.
E forse la differenza tra noi l'ha fatta proprio questo. Con me che avrei voluto parlare d'amore, e tu che non sapevi nemmeno da che parte cominciare.
Tanta dedizione da parte tua è commovente, ma a me lascia del tutto indifferente. Son mesi che cerchi di attirare la mia attenzione, ma mi duole informarti che per me resti sempre il solito coglione. Per cui ti invito ad andare altrove a scassare, tipo potresti trovarti un bel fosso da saltare. La gente come te ha la merda nel cervello, e non basteranno quattro moine a renderti più bello.
C'è il cuore che batte, i baci intensi, le attese infinite, i ricordi in comune, le parole sussurrate. Ci siamo noi con gli abbracci serrati, le carezze rubate, i pensieri identici. Ci sei tu con la tua dolcezza, ed io con le mie asperità. C'è questo sentimento che a chiamarlo amore fa un po' paura. Ma che solo all'amore può somigliare.
Forse se non avessi perso tutto quel tempo a tentare di difendermi da quello che provavo, avrei capito prima che, tra noi due, quello ferito in realtà eri tu. Tu che passavi il tempo a contare le fratture, cercando il modo per evitarne di nuove. Ed io, che non sapendo contare, ho scelto di farmi distruggere altrove. Perché in questa vita ho imparato presto a ricostruirmi. Ma ignoro totalmente come ricostruire chi mi cammina in punta di cuore.
Ci sono giorni in cui non riesco a mettere in fila due parole di senso compiuto. Oggi è uno di quei giorni. Forse vorrei solo sapere come stai. Ma non ho il coraggio di chiederti niente. Ho paura tu mi risponda che stai bene, anche se quel bene forse è lontano anni luce dall'essere vero. Ed io poi non so insistere, non so indagare. Non vorrei mai il mio interesse venisse interpretato come voglia di disturbare. O peggio, speculare sui fatti altrui. Comunque a te ci penso lo stesso. Mi preoccupo lo stesso. E tu lo sai. L'hai sempre saputo.
Mi allontanerò da te solo il giorno in cui deciderai di allontanarti. Perché io non inseguo nessuno, mi adeguo soltanto.