Scritta da: Tania Memoli
E ti accontenti del caffè quando non puoi bere le sue labbra.
Composta martedì 25 marzo 2014
E ti accontenti del caffè quando non puoi bere le sue labbra.
Quando sei il pensiero di qualcuno, non gli dai la giusta importanza fino a quando ti accorgi di non esserlo più.
Il mio augurio è che possiate avere tanta serenità da portarne un po' a chi oggi l'ha dimenticata.
Non ho voglia di svegliarmi aprire gli occhi e vedere che non ci sei. Voglio restare qui attaccata ai sogni del mio cuscino che conosce le mie lacrime ogni volta che sei lontano, ogni volta che sento la tua mancanza. Ti voglio qui sul mio corpo, sentire ancora il tuo profumo, sognarti, averti, viverti ogni giorno. Tu manchi.
Buongiorno! Lo dico per educazione, poi com'è realmente ancora non lo so.
Come faccio a lasciarti andare, voglio ancora coccolarti, abbracciarti, baciarti, strapazzarti, sentire i tuoi mugolii quando ti stringo a me e quando ti chiudo la bocca con un bacio. Sentire la tua risata soffocata sul mio petto, tenere il tuo viso tra le mani, guardarti e innamorarmi ogni volta di più del tuo sorriso, dei tuoi occhi sinceri, della tua bocca che sa farmi vibrare di passione. Come faccio a lasciarti andare, amore mio?
Non sempre si può dire quello che vogliamo, per questo ci sono i sogni. L'ultimo rifugio di chi ancora sa desiderare.
È solo un caffè, ma tutto comincia così. Buongiorno.
Se mi hai dimenticato non devi venire a cercarmi, se hai deciso di andare non tornare a tormentarmi, se non mi hai mai creduto non leggermi. stammi lontano: le persone vanno lasciate in pace se non gli si sa dare amore.
Quando qualcuno ci ferisce non è vero che si riesce a farlo scivolare addosso. Non si riesce ad essere indifferenti, tutto resta impigliato negli occhi, sotto pelle, nella mente, tra i ricordi.