Scritta da: L'auretta XXX
Lei diceva ti amo e io dice ti amo! Lei diceva sempre e io dicevo sempre!
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Lei diceva ti amo e io dice ti amo! Lei diceva sempre e io dicevo sempre!
Vorrei non procurarti altro che gioia e circondarti di una felicità calma e continua per compensarti un po' di tutto quello che mi dai a piene mani nella generosità del tuo amore.
Ma come! Mi getterei ai vostri piedi, bacerei non i vostri piedi, non vorreste, ma la terra che sta sotto i vostri piedi, mi metterei a singhiozzare come un bambino, mi strapperei dal petto non parole, ma il cuore e le viscere, per dirvi che vi amo, e sarebbe tutto inutile, tutto! Eppure nell'anima non avete niente che non sia tenero e clemente, irradiate la più grande dolcezza, siete soave, buona, misericordiosa e affascinante. Ahimè! Siete cattiva solo con me!
Se sapeste quanto vi amo! Che cuore è il mio cuore! Oh! Che deserto d'ogni virtù! Che abbandono disperato di me stesso! Dottore, irrido la scienza; genitiluomo, faccio a pezzi il mio nome; sacerdote, faccio del messale un guanciale di lussuria, sputo in faccia al mio Dio! E tutto questo per te, incantatrice! Per essere più degno del tuo inferno! E tu non vuoi saperne di un dannato!
Allora era per questo che il cuore mi balzava nel petto ogni volta che ti vedevo passare. E io che pensavo fosse odio!
Non avevo mai sentito come in questo momento fino a che punto ti amavo.
La madre è sublime perché è tutta istinto. L'istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna, ma femmina.