Potresti anche telefonarmi e dirmi, in un soffio di vita, che hai bisogno del mio racconto: favole di una bimba che legge i sospiri, favole di una donna che ha bisogno di amare.
Composta sabato 29 dicembre 2012
Potresti anche telefonarmi e dirmi, in un soffio di vita, che hai bisogno del mio racconto: favole di una bimba che legge i sospiri, favole di una donna che ha bisogno di amare.
Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi.
Ti amo mentre ti scrivo e ti amo mentre rileggi questa lettera. Mi spiace di non trovare le parole per dirtelo meglio. Ti amo tanto, marito mio. Tu sei, e sei sempre stato, il mio sogno.
Se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro, perché io sono seduto da una qualche parte, ad aspettare te.
Impresse sulle retine ci sono le resurrezioni degli sguardi che non dimenticheremo mai, il tuo per me, ad esempio. Ogni giorno che passa qualcosa si rompe, s'infrange su muri invisibili, su barriere emotive, ma certi sguardi rimangono, irriducibili lame nel pensiero.
Se sono un libro aperto, se ancora non mi pento, se ti sfoglio i miei guai, se non sto zitto mai, una ragione c'è. È sempre per raggiungerti.
Volevo solo guardarti dormire, la più pura, vera, grande magia che mi accadde fu questa. Seguire per tutta la notte il ritmo del tuo respiro, senza toccarti. Ti amavo già, me ne accorsi da questo spietato desiderio. E la paura di innamorarsi di qualcuno, l'ho capito in quell'istante, è già un po' amore silenzioso. Se potessi addormentarmi e risvegliandomi cancellare tutti i miei errori e ricominciare da zero, saprei come ritrovarti. Ricomincerei dal primo battito nato pensandoti e saresti l'unica cosa che non correggerei, né col rosso né col blu. Se non sei tu l'Amore, l'Amore non esiste.
E ti saluto mentre ti allontani e ti tratterei con il vento e so che non è un vizio, è un bisogno. Un bisogno che non sarà mai l'ultimo. Un bisogno di te che sei il mio incantesimo vivente.
Certe volte guardo il mare,
il Suo eterno movimento,
ma due occhi sono pochi per questo immenso...
e capisco di esser solo...
Nelle cose che ho preso e che ho cambiato ci sei e ci resterai. Un "ti amo" salvato andrebbe, invece, sempre cancellato.