Scritta da: Alexandra Romano
Stanotte ho fatto un incubo, stavo preparando il mio cuore a te, all'emozione (positiva) ancor più forte che mi dai.
Composta giovedì 23 novembre 2017
Stanotte ho fatto un incubo, stavo preparando il mio cuore a te, all'emozione (positiva) ancor più forte che mi dai.
C'è tutto. C'è il profumo dei dolci di Casa Infante, c'è l'odore della combustione del legno per il forno delle pizze, c'è la musica degli artisti di strada, c'è il suono dei burattini, ci sono i vicoli, le piazze e la gente... c'è tutto, davvero tutto. Ma in realtà non c'è niente, non ci sei tu.
Non conta quanto hai vissuto con una persona, quanto hai creduto di volerle bene o di sentirla poco rilevante: conta il vuoto che ti lascia quando va via.
L'incubo è non averti qui.
Lei: Mi piaci.
Lui: Cosa?
Lei: Mi piaci. Mi piaci come amico, come confidente, come consigliere, come fidanzato... mi piaci in tutti i sensi.
Neanche un tramonto così bello potrebbe competere con te.
Ti porterei a vedere un'eruzione vulcanica, ti porterei a vedere la lava, per farti capire cosa intendo quando dico che il mio cuore divampa per te.
Non è più un piacere, ma un dovere. E questo fa male. Fa davvero male.
- Novità?
- Nessuna. Niente di bello. Ma per fortuna stasera c'è la pizza e la birra soprattutto.
Stare insieme è difficile, ma io a te non voglio rinunciare.