Non sei nulla di speciale. La colpa è tutta mia che in te ho letto male. Credevo nei tuoi occhi e in quel che non dicevano, in ciò che promettevano le tue mani. E mi son sbagliata. Sappilo. Adesso sì che ho capito l'errore. E correggo la mia anima, col colore rosso di baci e sangue, col caldo delle lacrime miste a sorrisi... e con la lucidità di dirlo. Tu sei altro. Tu non sei ciò che vedevo. Nulla proprio.
Sinceramente? Di cuore? Ma vuoi mettere la soddisfazione che dà un cucchiaino colmo di Nutella? Gustato lentamente? Un orgasmo più forte di tutti quelli che, poverino, mi regalavi tu. E per di più tace. Libidine.
Non sono acida no, no. Sei tu che fatichi a digerire la verità. Sei tu che non hai orecchie per il vero... e il cuore, chissà in quale posto isolato lo hai dimenticato.
Come vivi, adesso, senza di noi? Urlalo, sussurralo che senza me stai bene, che il noi è finito, che in te io non ho più respiro. E spingi fuori da te, ancor più spietato. E fammi male in modo che forte forte io possa dimenticare. Ma come vivi dimmelo adesso. Come ti svegli senza me in te, come fai a sorridere, come respiri, senza fiato accanto? Dimmelo.
Tu mi fai solo bene. Fai bene alla mia pelle, ai miei sorrisi, alla luce dei miei occhi che con te brillano, che attraverso te vedono meglio. Mi fai bene con le tue parole che mi accarezzano. Con le tue mani che sanno come sfiorarmi. Coi tuoi baci che bruciano fin dentro all'anima. Tu fai bene ai miei giorni, li rendi migliori.
Non smetterò mai. Di cercarti. Aspettarti. Non smetterò mai di insistere a voler vedere in te qualcosa di speciale. Simile al buono. Non smetterò mai di farmi male. Perché tagliano le tue parole. Feriscono le cose che fai. E so per certo che tu non finirai mai di farmi male dentro. Come un buco aperto. Come qualcosa che manca. Sempre.
E ci salveremo se dormiremo abbracciati. Se ogni notte, ciascuna notte insieme, cercherai la mia mano. Ci salveremo se anche dopo un litigio cercheremo l'uno gli occhi dell'altro, per specchiarci in loro, per trovarvi rassicurazione. Ci salveremo amando prima le piaghe dell'anima che le rughe formatesi sui vlti. Ci salveremo parlando anche attraverso sospiri e silenzio. E con le coccole. E con il guardare ambedue nella stessa direzione.