Scritta da: Barbara Brussa
Caro Babbo Natale,
anche quest'anno ti scrivo per quel regalo, che aspetto da 25 anni!
In un primo momento, mi hai portato il suo corpo
-e di questo non posso lamentarmi, anzi-
poi, il mio cuore sobbalzò di gioia, quando mi accorsi che in fondo al pacchetto, c'era anche la sua anima...
Certo, ho dovuto faticare per togliere quella patina grigiastra che la ricopriva, prima di poterla ammirare, ma ora splende come una luna piena incastonata in un drappo di velluto nero, e per questo spettacolo, non potrò mai ringraziarti abbastanza!
Infine, sotto l'albero, ho trovato pure il suo cuore ma –ahimè - era un cuore a metà.
So bene che la metà mancante è popolata dagli spettri, ma io la voglio comunque!
Amo anche il lato oscuro di quel cuore spezzato,
e con tutta la forza del mio amore, riuscirei a riaccendere le luci negli angoli più nascosti...
È un'antica promessa fatta dal destino, che - spezzettata dal vento del tempo - è giunta tra le mie mani incompleta: uno di quei "pacchetti" ha imboccato la strada sbagliata e si è perso, in un mondo che non gli appartiene.
Ora mi rivolgo nuovamente a te, che finora sei stato un ottimo corriere: ti prego, Babbo Natale mio, trova per me anche quell'ultimo pezzo che manca, e regalamelo, perché solo così potrò completare il mio sogno...
P. S. Ti regalo una slitta nuova!
Non per cercare di corromperti, ma come segno
della mia eterna gratitudine, per aver messo sotto il mio albero... la Felicità.
Commenta