Scritta da: Brigida Frigione
Sei quella canzone che metto in auto e anche se sono in ritardo aspetto che finisca, perché non ti lascio a metà, meriti l'intero.
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Sei quella canzone che metto in auto e anche se sono in ritardo aspetto che finisca, perché non ti lascio a metà, meriti l'intero.
Resti con me mentre tutti vanno via?
Sai, avrei bisogno che mi cammini accanto, che mi tieni per mano quando fuori piove e il mondo è un posto molto brutto. Con te non ho paura neanche del buio. Stringimi forte, amore mio.
Ho aspettato tanto
probabilmente sei tu
sei tu
il mio
Tu.
Hai preferito sparire che restare.
Scegli sempre la strada più facile.
È troppo complicato starmi vicino, no?
Ma sai basterebbe solo un abbraccio.
Che bello toccarsi. Avere le tue braccia intorno al mio corpo.
Sento che ogni cosa va al suo posto, cuore infranto, lividi sulla pelle, cicatrici invisibili, giornate storte.
Vieni qui e abbracciami.
Mi prendo cura di te, te che sei il mio fiore raro. Sapevo di quanto fossi fragile ma così incredibilmente bello, bello dentro, di quella bellezza che toglie il fiato più di una corsa, più della paura.
Tu ed io sotto ad un piumone. Ci pensi mai? A sentirci i respiri, il profumo della pelle, i battiti del cuore.
Sarai il palloncino gonfio d'amore che porterò legato al mio polso e non lascerò che una corrente qualsiasi lo trascini via. Ti terrò con me come si fa con le cose belle e preziose che si custodiscono con cura, nei posti che nessuno sa.
Mostrami i nei che hai sulla pelle. Li unirò formando una costellazione e la chiamerò come te.
Noi due eravamo due stranezze che si erano incontrare, capite, volute bene.