Scritta da: Bruno Centomo
I germogli accompagnano
lei che cammina
davanti a me: sono
colori di strada,
dolci parole di
un amore che
nessuno sa: lo
teniamo in una mano.
Lei cammina davanti a me,
dietro a me,
lei cammina fianco a me.
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I germogli accompagnano
lei che cammina
davanti a me: sono
colori di strada,
dolci parole di
un amore che
nessuno sa: lo
teniamo in una mano.
Lei cammina davanti a me,
dietro a me,
lei cammina fianco a me.
Sotto il sole
apro l'ombrello
ricoperto di felci e piccoli fiori.
E lei è luce.
Se fossi una goccia d'acqua
ti prenderei tra le dita,
laverei le mie labbra.
Terrei il tuo sapore.
Poche righe per augurarti buon Natale.
Dei giorni non tenere il conto: ognuno vale una vita intera. Oggi sento di dover condividere qualche cosa di me, non promesse o primavere. Ho trovato questo pezzo di carta e mi è venuta voglia di scriverti per assicurarti che, rannicchiato in un risvolto della cucitura, stava un bocciolo di rosa giallo, rinsecchito e quasi senza petali. Delicatamente l'ho ricomposto e sistemato in un bicchiere d'acqua. E voglio fartelo sapere per augurarti un Buon Natale.
L'odore della mia terra
Non chiedermi dell'odore buono
di terra e nuvole, da dove prenda
il colore così forte d'alberi e zolle.
Rimani a gustarlo, il suono dolce
di brezza gentile e il borbottio
rapido dell'acqua che ride,
il bisbiglio quieto della montagna
che s'appiglia ai rintocchi di campane.
Fino a che silenzio addormenta
le foglie, le stoppie, le case sottili.
Si seminano le ore fertili
e si tacciono quelle dell'attesa.
Il sussurro chiaro di Natale
è il mio saluto per te.
Tempo di Natale
Addormentarsi a Natale
tra i cartoni è doloroso,
sbriciolando pane tra rovine
che oscure riparano
allo sguardo del vento,
al perfido capriccio di neve.
Non si accendono luci,
non si scartano doni
sopra il letto di pietra.
Auguri avanzano, in disparte.
In parti uguali, da ripartire.