Mi hanno detto un giorno: "ma tu di cosa hai paura?". Io risposi: "di una sola cosa, del vuoto". Non capiva, cercai di spiegare che il vuoto è vuoto, ma non capiva, allora gli dissi: "guarda dentro la mia anima, osserva i miei occhi", solo allora riuscì a capire cos'era il vuoto, quello che stavo vivendo io.
Ho lasciato alla pioggia le mie lacrime, il dolore dissiparsi alle mie spalle, ad ogni passo il battito ritmato del mio cuore ha sussurrato il tuo nome. Ho stretto il petto in un abbraccio per trattenere il ricordo seppur amaro e già lontano che ho di te affinché il sole che timidamente tornava, non lo portasse via.
Insieme siamo "forti", e a me quel noi piace da morire. Proprio come piaci tu al mio cuore.
Viverti significa morir la propria esistenza per rinascere nel sogno.
Mi stupisco di quanto possa essere bello essere voluti bene, davvero, per quello che sei, tu e soltanto tu!
In un mondo che è alla continua ricerca di persone vere, in un mondo dove trovare una persona che ti voglia per le cose che contano è diventato raro. Per me è ancora più bello.