Scritta da: Rossella Porro
Forse ci ritroveremo
a contar stelle
sotto lo stesso cielo
che ci ha visto
per un solo istante
distanti.
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Forse ci ritroveremo
a contar stelle
sotto lo stesso cielo
che ci ha visto
per un solo istante
distanti.
Ti lascerò nelle pieghe dell'anima
Ti lascerò in quel cassetto chiuso
dove vivono i sogni
Ti lascerò nel mondo della mia malinconia
dove ogni lacrima invoca il tuo nome
Lì tu vivrai
tra favola e realtà
e nel sentiero sperduto dei miei occhi
nell'angolo più profondo del mio cuore
Lì, sarà il tuo regno.
Andando via, per favore lascia libero dentro casa un tuo sorriso. Al mio ritorno lo catturerò e mi terrà compagnia fino a domani.
Ecco cosa sei
la forza splendida
di un'esplosione
di una stella
nell'infinito di tutto.
[...] Perché ti amo. Mi sorprendo a sussurrarlo di notte, mi sorprendo a sussurrarlo adesso e a pensarlo, a dirlo e a urlarlo, che ti amo, perché vorrei lo potesse sentire tutto il mondo, che tu sei l'unica che io abbia mai amato.
E poi un giorno così di colpo ti ritrovi grande dentro a un grande contenitore chiamato mondo con in tasca una possibilità chiamata vita questa grande possibilità che tu mi hai donato con l'amore più grande che io abbia mai conosciuto
Chissà cosa sognavi per me quando mi tenevi in braccio quando con coraggio mi presentavi alla vita.
Non so cosa sia rimasto dei mi raccomando, delle non caramelle dagli sconosciuti, dei guida piano dei torna presto, certamente una scia di tempo e di asfalto percorsi con il fiato corto per rincorrere una vita spietata e veloce.
Ma so certamente a cosa sono serviti, sono serviti a farmi crescere a farmi diventare quello che sono un uomo o meglio un "ometto" come sognavi tu.
Ancora adesso quando mi sento solo quando la vita mi fa paura quando vago disperato dentro i miei sogni dimenticati so che a quel numero civico 18 posso trovare ancora una parola una speranza una carezza. Posso trovare ancora te che sei la mia Mamma...