Dovremmo dire più spesso "voglio starti accanto" invece di "voglio stare con te". Quando si sta accanto si può sognare, si può percepire, si può immaginare, si può idealizzare. È facile sentire quella canzone mai dimenticata, rivedere perfettamente quei momenti che sono impressi in noi, far ritornare parti di noi anche per pochi istanti. Voglio starti accanto, dirlo è bellissimo.
Impariamo a preservare i colori che abbiamo dentro, e le loro sfumature, non tenendoli li e basta, ma lottando per loro affinché siano ciò che ci rappresenta. Il colore dei nostri propositi, quello dei sentimenti, quello dell'altruismo, quello della creatività, quello della fede. Se una mattina uno è meno intenso, sostituiamolo con uno più forte e motivato, diamo la possibilità di ispirare noi stessi e di non attendere le conferme da un mondo di omologazione. Siamo anime, personalità uniche e eccezionali!
C'è tempo, ho tempo di fermarmi a pensare e farmi piccole domande per capire che ogni attimo è un pezzo di vita, ho tempo per guardare queste montagne e semmai vedere un angolo a me sconosciuto che mi emoziona, ho tempo di sedermi e vedere queste foto di tanti anni fa e non sentirli così lontani. Ho tempo di pensare a Dio visto che sento da sempre il suo pensiero vigile su di me. Ho tempo di leggere una poesia e pensare a cosa mi sarei persa. Non voglio mangiare il tempo a morsi, rifugiarmi in maratone che non mi portano in nessun luogo, mi piace fermarmi e capire cosa sto provando. Le gare si fanno in particolari momenti, non tutti i giorni, tutte le ore. Io tutti i giorni voglio accarezzare la vita, non cavalcarla.
Come sarebbe stato facile idealizzare le parti fondamentali della vita e viverle esattamente come sognavo. Senza mai dire: "non è stato così". Avrei voluto incontrare nel tuo sguardo l'ammirazione che ti avevo sempre rivolto senza mai risparmiarmi. Avrei voluto che qualche volta anche tu avessi cercato nei cassetti e scatole una foto di noi due insieme, per vedere come eravamo. Avrei desiderato una tua preghiera, una richiesta che oltre la serenità e fortuna io rimanessi quella di sempre, perché era quello che amavi di me. Avresti potuto dei giorni soffiare sulle mie paure e insicurezze dicendomi: "Ci sono io!" Ma tra noi ci sono state sempre spine, foreste invalicabili impregnate di rancori impervi. Io ogni giorno mi dico: "Non posso fermarmi ad aspettarla". È tempo di non sentirmi più sfortunata, voglio onorare sentendomi privilegiata di vivere la vita che mi hai donato, ma che tu preferisci continuare lontana da me.
Quando la vita mi ha sbattuto in faccia le parole "sono il dolore, eccomi, allora che fai adesso?". Io non mi sono arresa, mi sono lanciata a cercare nell'amore il paracadute.
Semmai qualcuno mi avesse solo provato a spiegare cos'è avere una figlia non credo che poteva trovare le parole giuste, le sfumature giuste, lo splendore giusto, per descrivere una stella che ti guarda con i boccoli biondi, vestita di chiaro, pelle splendente, sorriso unico e ti dice come se fosse una principessa irresistibile Mamma.
Siamo da piccole amiche io e te, siamo state fatine, sirene, principesse. Poi innamorate, sposate e mamme tutto vissuto insieme. Ma la cosa più bella che abbiamo vissuto insieme e'una vera amicizia e ti dico grazie cara amica.
Auguro a tutti un Natale come lo vivo io, un pranzo semplice e tradizionale, scherzi e racconti di vita, una tombola e il fuoco acceso. Ogni anno chiedere grazie con una preghiera che tutto resti esattamente sempre così...
Come desideri di Natale, che ne direste di una pace assoluta senza guerre nel mondo? Del ritorno dei bambini scomparsi stretti stretti vicini alle loro famiglie? Di migliaia di pozzi pieni d'acqua pura per chi ha sete? Per una volta la stella cometa e le stelle cadenti per esaudire tutto questo...