Scritta da: Marco Teocoli
Un attimo, uno sguardo che s'inabissava, un gemito di paura, tante urla. Fu l'ultimo addio per il mio amico Enrico. Un amore, fraterno ed indelebile, rubato da un amico subdolo, arrogante, meschino, il mare.
Mare, che nel tuo silenzioso abisso, nascondi i segreti dell'umanità, quale fu la tua bravata nel distruggere la nostra amicizia. Avevi forse paura che la mia amicizia con Enrico avrebbe preso, prima o poi, il sopravvento su te. Tu che stai ad oziare e a rimuginare, tu che invidi chi ti naviga e non va a fondo.
Grazie Enrico per i bei ricordi, che ancora oggi, mi fanno vivere momenti spensierati, quali la nostra adolescenza. Sei il faro che, nelle notti di burrasca, avvisa i marinai intrepidi.
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