Un po' di carica la mattina, di certo aumenta l'autostima, così un bel caffè e un biscottino dan più luce al tuo cammino (giornata). E se presi in compagnia miglioran anche la carrozzeria (l'aspetto, l'umore), così, come per magia. Il bello delle semplici cose è che non son neanche costose.
È arrivata la befana, vecchia vecchia,
a scaldar i cuori fin nella più lontana
catapecchia, e tra i doni, il più bello,
è quello di rimaner sempre monello.
È morto un uomo, che nella vita ha dato e ha preso, come amore, saggezza e pur delusioni e come della fatica il peso. Ma sempre il buono e il meglio di sé ha reso. Proteso verso il mondo* (volontariato), che, al suo pensiero, si muove più giocondo per quanto nell'operare, di promettenti attese, si è dimostrato fecondo. E pei buoni frutti che ha dato seminare nella vita nel suo solco profondo* (come persona).
Befana befanella, che del 6 gennaio
sei la luminosa stella, siccome sai che
bambini si nasce e non si diventa, stai
dunque, alle mie parole, ben attenta:
fa che nel cuore della gente sia
percepito tutto questo chiaramente e
che ogni bimbo sia rispettato sempre;
da quando nasce a quando diventa
più che novantenne (or, vedi? Come la
mano mi prende! Pur io ho infatti una
discreta collezione di agende-anni).
Un dono così complicato fa, poi, che sia
per tutti e non solo di chi è fortunato.
Mamma, è persona che non stupisce se talun ti ferisce, ma ti fa guardare avanti, certa che si posson vincere i briganti. E se poi tu lo credi veramente e ti ingegni seriamente, sei diventato un figlio sapiente e perciò anche riconoscente. Un augurio alle mamme tutte, per la loro festa, nel ricordo, o mamma, che di te mi resta. E questo pensiero, leggero leggero, in alto possa salire fino in cielo.
Con un soldino provo a sfidare il destino (attraverso il gioco), ma quello è girato sempre dall'altra parte, allor mi consolo con un bignè fatto a regola d'arte.
Il tempo è passato, poi, sei nato. Così hai aperto gli occhi sul mondo. Che tu possa or crescer nel bene più profondo, eccellente premessa per un futuro fecondo. Anche le stelle che vedi, lassù, è per la gioia, è anche per te, che oggi fanno il girotondo* (nel moto apparente), pronte a sostenerti sempre fino in fondo.
L'amore ha una certezza, che sei tu la mia fortezza. Ma espugnarti è stata una prodezza, giacché non avevo ori né bellezza e solo in dote la mia contagiosa fanciullezza. E fortezza vorrei esser io per te, per dar sicure risposte a ogni tuo perché.
Come una piuma, come una carezza, un moto si solleva nell'aura fresca della tenerezza, che tiene vivo il cuore innamorato. Poi si posa come niente. E si è complici come niente, nella follia che intorno si protende.
Cara Befana, che arrivi nel tempo freddo della tramontana, la tua discesa non sia vana e a tutti porta in dono di viver nel segno buono del perdono, che non covar rancore è la regola prima dell'amore. E più forte è la morale se i regali che porti, questo, al cuore san manifestare. Così cogli al volo ogni occasione e per l'epifania questa sia una imperdibile cortesia. E pur di me non ti dimenticar lungo la via.