Scritta da: Pietro Maviglia
Ogni sera prima di addormentarmi le lacrime scendono dai miei occhi accarezzano il mio viso e si dissolvono senza un motivo ben preciso.
Commenta
Ogni sera prima di addormentarmi le lacrime scendono dai miei occhi accarezzano il mio viso e si dissolvono senza un motivo ben preciso.
Apritemi il petto, strappatemi il cuore, studiatelo, ve ne prego, cercate di comprenderlo, perché io non ci riesco. Spaccatemi il cranio, esportate il cervello, studiatelo, ve ne prego, cercate di comprenderlo, perché io non ci riesco. Buttateli, poi. O bruciateli, fino a ridurli in cenere. Fatelo, ve ne prego. Io non ci riesco.
E il mio cuore smise di sbattere, e con esso smisi di soffrire.
L'ultima cosa che mi sognerei di fare è far del male alle persone che amo, ma a quanto pare non mi riesce bene, perché spesso il mio modo d'agire le ferisce.
Passerà anche questa, adesso fa male, ma sono certa che passerà, tutte le cose hanno un inizio e una fine, perché per il dolore dovrebbe essere diverso?
Esiste una cura quasi per tutto, e per il dolore? Quello come si cura? No perché fà davvero molto male, mi lascia sfinita sul pavimento, ho dei dolori atroci non capisco nemmeno bene dove, fà male dappertutto, mi fa male il cuore, l'anima, la testa scoppia, gli occhi bruciano, ed ho solo voglia che smetta, non importa come, l'importante è che smetta di far male al più presto, perché preferisco non vivere che continuare a farlo cosi.
Si dice che il tempo curi tutte le ferite. Ma nonostante siano passati degli anni, le mie, non hanno mai smesso di fare male.
Quante volte ho pianto, quante volte mi sono sentita come se l'aria non bastasse mai a farmi respirare. Un morire lento che invece che farmi arrendere mi ha fatto rialzare e gridare: "non mollo, non lo farò mai"!
È il dolore a cambiare le persone, non le delusioni e i fatti, ma il dolore che esse portano a scalfire l'anima e renderla più ruvida, diffidente e rigida nel lasciarsi andare.
Mi dissero che era il "nonostante tutto" a legare le persone. Gli esempi sono semplici: nonostante lui l'avesse tradita lei è rimasta con lui, nonostante lei abbia baciato un altro lui è restato con lei. Vogliamo chiamarlo amore? Se vuoi illuderti sì, fallo pure. Io la chiamo abitudine, paura di cambiare, paura di restare soli, paura di ritrovarsi un giovedì pomeriggio a chiedersi "qualcuno mi pensa?".