Scritta da: Renato D'ambrogio
Io invidio te che abbracci il vento per muoverti sorridendo alla gravità, e te che resti fermo e silenzioso all'infinito ed infine te che aspetti il sole per colorarti.
Io odio questo progresso in lontananza che zozza e trafigge con lame affamate quest'armonia universale
Io amo te che trasformi quest'inferno d'orato in un sospiro di pace.
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