Scritta da: Rossella Porro
Se bastassero le luci, gli abeti addobbati, le vetrine adornate e fiocchi di neve a rendere sereno il tuo Natale vestirei a festa ogni cosa per vederti felice almeno oggi. Buon Natale.
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Se bastassero le luci, gli abeti addobbati, le vetrine adornate e fiocchi di neve a rendere sereno il tuo Natale vestirei a festa ogni cosa per vederti felice almeno oggi. Buon Natale.
Leggimi
gli occhi fin nel profondo
leggimi
il cuore in ogni sua piega nascosta
leggimi
le mani in ogni loro gesto
leggimi
e mi riconoscerai.
L'augurio che ti faccio non è quello di non cambiare, perché gli uomini crescono e cambiano, ma ti auguro di cambiare sempre in meglio e di preservare e tenere accuratamente in te qualsiasi cosa la vita vorrà regalarti e non avere paura della confusione, dei dubbi né dei sassi che ti faranno inciampare... perché questa è solo vita e tu devi vivere la tua.
Forse ci ritroveremo
a contar stelle
sotto lo stesso cielo
che ci ha visto
per un solo istante
distanti.
Ringrazio sempre quelle persone che continuano a darmi un motivo per tenerle lontane: mi fanno sentire in pace con me stesso perchè so di aver fatto la scelta giusta.
Vorrei poter trovare parole da scriverti, ma le parole non colgono il significato segreto, tutto appare sempre un po' diverso quando lo si esprime, allora scriverò solo "Auguri", sembrerà un niente, ma so già che per te sarà un tutto.
Una sola volta ti ho perso
e in mille modi ti ritrovo.
Nei sogni di notte,
o di giorno
dopo che la pioggia ha cessato di battere
e annuso come un gatto randagio le nostre strade,
o nell'ultimo raggio di sole
di un malinconico tramonto
nel frusciare delle pagine di un libro,
o in qualche profumo che mi blocca il respiro
o nella nota grave di un contrabbasso
a caso
così d'improvviso
ritorni.
Non sulla carta
il tempo ne scolorisce l'antico candore,
non sulla pietra
mutevole ne è la dura scorza sotto il vento paziente,
ma sul cuore ho inciso
non il tuo nome
uguale a tanti altri,
ma solo i tuoi occhi.
Ho contato i giorni della tua assenza
perché in quelli
non mi bastava
il sole
a rischiarare la notte.