Scritta da: Silvana Stremiz
Con te tutto era speciale, con te ho scoperto la parola amore. Ora che non ci sei mi manchi.
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Con te tutto era speciale, con te ho scoperto la parola amore. Ora che non ci sei mi manchi.
C'è una pianta del deserto che si chiama rosa di Gerico.
È un piccolo gomitolo secco, marroncino, non pesa nulla, sembra morta.
Ma se le si dà un pochino d'acqua per qualche giorno, mostra di nuovo la sua vitalità: si apre, rinverdisce, si riveste di vita e colore...
Così il mio amore per te: anche quando sembra sopito, assente... basta una parola, un ricordo, basta che tu mi porga la tua mano aperta e la rosa di Gerico che è nel mio cuore e che porta il tuo nome, torna a vivere...
Ti ho amato e vissuto giorno per giorno ma non capivi che per me eri tutto... e tuttora sei significativo per me. Ogni volta che ti guardo e i nostri sguardi -anche se per poco- si incrociano, il mio cuore è come se in quel momento stesse navigando in un oceano di paradiso... ma tutto questo svanisce però con l'indifferenza che tu mi dimostri. Vorrei che tu sapessi tutto questo, ma adesso l'unica cosa che forse sono in grado di dirti e che mi manchi tantissimo.
Stavo leggendo i tuoi messaggi quelli vecchi ormai ne ho tenuti così tanti che ormai sono solo ricordi ma sono quelli che mi scrivevi che mi volevi bene così senza nessun motivo... mi piaceva così tanto leggere quei messaggi... adesso vivo con il tuo ricordo mi manchi sì non posso negarlo ma non tornerei da te ormai c'è solo un dolce ricordo di te e basta ti voglio bene...
Io vorrei guardare ancora dentro i suoi occhi, osservare il suo sorriso ascoltarlo mentre parla. Mi manchi.
Mi manchi, mi manchi, ma non te lo dirò mai... o meglio non te lo dirò più. Sì, semplicemente orgoglio.
Non te lo dirò mai, non te lo ammetterò mai, ma mi manchi... mi manchi da morire.
Mi manchi tanto, quando ti penso mi svanisce il sorriso... perché mi sono resa conto che ti ho perso per sempre.
Mi piace, nell'oscurità della notte, osservare il cielo dalla finestra della mia casa e così, in silenzio, ascoltare i rumori della città che dorme... è meraviglioso il rumore della notte... ed è ancora più meraviglioso guardare il cielo, cercare le stelle ed immaginare che tu, da qualche parte nel mondo, osservi lo stesso cielo e le stesse stelle.
Era bello ridere, era bello vederti, era bello sperare, era bello sognarti, era bello vedere il sole. Poi però è arrivata la tempesta.