Scritta da: Tania Memoli
Vorrei poterti dire che ti ho dimenticato, che ti ho perdonato, ma non so dire le bugie come te.
Composta sabato 14 aprile 2012
Vorrei poterti dire che ti ho dimenticato, che ti ho perdonato, ma non so dire le bugie come te.
Ci sono giorni difficili dove ti senti persa, in cui pensi di non farcela, e poi ci sono i figli, che sono tutti i nostri giorni, a darci il vero senso della vita. Grazie a loro festeggio anche io.
Quando qualcuno ci ferisce non è vero che si riesce a farlo scivolare addosso. Non si riesce ad essere indifferenti, tutto resta impigliato negli occhi, sotto pelle, nella mente, tra i ricordi.
Non ci sarà addio finché resta un ricordo.
Si sorride, ma si vorrebbe piangere. Si parla, ma si vorrebbe urlare. Si è circondati da persone, ma ricerchi la solitudine. È più facile dire che non hai nulla che spiegare cosa tu abbia nel cuore.
Buongiorno a chi ha deciso di essere forte, a chi ha deciso di osare, a chi ha deciso di voler amare.
Il mio buongiorno comincia così, senza troppo rumore, solo la carezza di un pensiero.
Sono pericolosi alcuni pensieri di notte, restano imprigionati nella mente per poi scivolare giù fino in fondo all'anima. Ma attenzione a quello che ti risveglia all'alba, diventa un desiderio.
Da qualche parte si deve pur cominciare... e se fosse da un profumo di caffè per esempio?
Severo con le mani, la voce di un tuono ed il cuore di un bambino. Un uomo, un padre che sa dosare il duro e il tenero. Auguri papà.