Luci:
Il corpo androgino di una ragazza.
La chiamavano la stanza dei compromessi quella.
Lei, la testa rada, gli occhi di chi forse guarda ma tuttavia non vede, un feto di adulto posato sul pavimento gelido.
Il tempo non scorreva nella stanza dei compromessi.
L'inesorabile ripetersi del medesimo non essere non può essere definito tale, impossibile una correlazione fra non vivere e divenire...