Poesia postata in Poesie (Poesie d'Autore)
E lucevan le stelle,
e olezzava la terra,
stridea l'uscio dell'orto
e |un| passo s|fio|rava la |re|na.
Entrava ella, |fra|grante,
mi cadea fra le braccia.
Oh! Dolci |baci|, o languid|e| |carezze|...
E lucevan le stelle,
e olezzava la terra,
stridea l'uscio dell'orto
e |un| passo s|fio|rava la |re|na.
Entrava ella, |fra|grante,
mi cadea fra le braccia.
Oh! Dolci |baci|, o languid|e| |carezze|...
Gelo che ti da foco e dal tuo foco più gelo prende, candida ed oscura, se libero ti vuol ti fa più servo, se per servo t'accetta ti fa Re.
Nessun dorma, nessun dorma.
Tu pure o principessa, nella tua fredda stanza, guardi le stelle, che tremano d'amore e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome nessun saprà.
No, no, sulla tua bocca lò dirò quando la luce, splenderà.
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio che ti fa mia.
Dilegua o notte, tramontate stelle, tramontate stelle,
all'alba vincerò...
Guizza al pari di fiamma, e non è fiamma. È talvolta delirio. È febbre d'impeto e ardore. L'inerzia lo tramuta in un languore. Se ti perdi o trapassi si raffredda. Se sogni la conquista avvampa, avvampa. Ha una voce che trepido tu ascolti e del tramonto il vivido baglior.
Nella cupa notte, vola un fantasma iridescente, s'alza e spiega l'ale sulla nera e infinita umanità. Tutto il mondo l'invoca e tutto il mondo l'implora. Ma il fantasma svanisce coll'aurora, per rinascere nel cuore. Ed ogni notte nasce ed ogni giorno muore.