Biografia:
Giuseppe Fiori (Giulianova, 20 giugno 1987) è un giovane poeta, scrittore, pittore e cantante italiano.
Nato secondo dei sei figli della coppia Franco Fiori (1957) e Iole Di Sante (1958), noti personaggi appartenenti al Cammino Neocatecumenale di Roseto degli Abruzzi.
Trascorse i suoi primi tre anni a Campo a mare, piccola frazione di Roseto degli Abruzzi, finché nel 1990 si trasferì con tutta la sua famiglia nel centro del paese teramano.
Riceve un'educazione severa, tipicamente giudaico-cristiana e ciò gli creerà spesso problemi tutte quelle volte che l'integrazione sociale si farà esigente. Già da bambino si metterà a confronto con
gli altri notando la differenza educativa ricevuta.
A soli dieci anni cominciò a scrivere dilettantissime ed infantilissime poesie che però gli permisero di sviluppare precocemente il suo senso di creatività, accompagnato dall'amore per l'arte e dalla sensibilità per le fiabe. Ebbe un infanzia extrafamiliare alquanto difficile, poiché già nella scuola elementare fu spesso vittima di bullismo.
Nel 2004, all'età di 17 anni, si innamora di Cinzia Capeci, alla quale dedicherà una raccolta intera di poesie in due tempi. In un primo tempo, impiega un anno nella composizione del primo volumetto "Cynthia", il quale interromperà e concluderà bruscamente in seguito all'abbandono della sua prima musa. Si fidanzerà due anni dopo con Francesca Capuani, compagna di classe di Cinzia Capeci, con la quale rimarrà fidanzato per tre anni, le dedicherà una raccolta di 20 poesie, fino al tradimento da parte della giovane consorte e la consecutiva rottura del fidanzamento. Egli battezzerà infatti questa raccolta "Alla falsa musa", proprio per denigrare la brutta esperienza. Nel frattempo, la Capeci si ammalerà di cancro.
Dopo aver frequentato il liceo linguistico "Saffo" a Roseto degli Abruzzi, si è iscritto al corso di Storia all'Università di Chieti, il quale abbandonerà in brevissimo e tempo per poi iscriversi al corso di Mediazione linguistica e comunicazione interculturale all'Università di Pescara.
Dopo aver sofferto l'incostante e disordinata storia con Francesca Capuani, nel 2009, deluso dell'esperienza travagliata dalle innumerevoli gelosie che lo avevano oppresso, si rincontrerà con Cinzia, con la quale si innamorerà più di prima nonostante la ragazza fosse gravemente malata. In pochissimi mesi, compone il secondo volumetto triologico col nome di "Pianto di Luna". Cinzia muore prematuramente quattro mesi dopo il fidanzamento e il giovane poeta si rinchiude precipitosamente in sé stesso, altalenando in una vita smorta, che trova forza soltanto con la preghiera data da un senso profondo di fede cristiana. In questo periodo concluderà la raccolta triologica col terzo volumetto di poesie che chiamerà "Canti alla Notte".
Le tematiche di Fiori, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l'esegesi della sua opera. Le correnti che più lo influenzano sono il Romanticismo tedesco e il simbolismo. Il poeta infatti ripercorre i "passi dell'amore" con quel senso di spenzieratezza data dalla notte, unico momento della giornata per meditare il mattino. Ritrae spesso simboli delicati che scorrono nel pieno della fugacità della vita. Si ispirerà molto a Novalis, Leopardi, Chateaubriand e Dante, prendendo in considerazione i valori letterari e morali più efficienti dell'Umanesimo.
Le sue opere letterarie, sebbene ancora inedite, sono due raccolte di poesia: "Alla falsa musa" (2006) e "Inni al primo amore" (2010).