Poesia postata in Poesie (Poesie d'amore)
Tacciono le voci sulle tombe dei defunti,
tacciono le foglie cadute dai rami sospinte dal vento,
tacciono le onde del mare nella quieta tempesta,
tace questo mio cuor che d'amor non vuol più parlare.
Tacciono le voci sulle tombe dei defunti,
tacciono le foglie cadute dai rami sospinte dal vento,
tacciono le onde del mare nella quieta tempesta,
tace questo mio cuor che d'amor non vuol più parlare.
Come anime torbide che si aggrovigliano generando un'esplosione di colori. Erranti, vagano in direzioni opposte ma congiunte.
I fallimenti non vanno intesi come un'alternativa al successo, piuttosto come un susseguirsi di fasi che con la costanza e la perseveranza portano poi al successo.
Migliorare se stessi è sempre un procedimento arduo e faticoso mentre criticare gli altri è molto più semplice e scontato, per questo tra le due la gente preferisce la seconda.
È brutto sentirsi stranieri di un mondo a cui non senti di appartenere, un mondo che sembra rifiutare coloro che credono nei valori essenziali della vita, un mondo privo di persone capaci di sognare, di aiutarsi, di capirsi, che vivono come se avessero la presunzione di poterlo fare per sempre.