Luca Sant'Ambrogio

L'anagrafe annovera la sua nascita nel vicino 1991. A sua dimora Luca non ha scelto la terra o il cielo, la costrizione della realtà o l'evanescenza alta dell'etere, ma le nuvole, che nella loro perenne sospensione intatta, fanno da sottile giaciglio alla sua esistenza fluttuante. Non si ritiene certo un Poeta, e sa che patirebbe più di quanto già soffre se veramente lo fosse; purtuttavia, porta il peso della Poesia, che accarezza le sue spalle incidendole dolcemente.
Ai suoi pochi, ma cari lettori sottopone le sue righe stonate, che non sono altro che un grido bianco che si smorza sordo e attento, tra il rumore della folla, così cieca e prosaica da non sentire il suo vento.
Le chiama righe stonate perché crede che la Poesia sia musica e condivida con essa la medesima unità ritmica: quella del suono. E come in musica è sempre possibile intonare sempre di più una nota, lui cerca di intonare sempre di più la sua poesia.
Ha un animo tremendamente malinconico e sognatore e insegue perennemente una meta utopica. Ma nel suo viaggio, sempre sotteso a una ricerca di perfezione, incontra qua e là la Bellezza del mondo.
Nel 2010 ha pubblicato due raccolte di poesie.

"In Bilico Nel Blu" edito dal Gruppo albatros Il filo.

"La Danza Dell'Assenza" edito da Acquaviva, a breve in tutte le Feltrinelli e non solo.