Si avvicinò a me, così veloce che nella mia realtà era impossibile.
"Come si può essere coscienti dei movimenti se a malapena gli occhi si riescono a muovere?" Pensai, in altri termini.
Stordito, con la sola vista come mezzo di comunicazione. Io c'ero, io vedevo. Le sue labbra schiacciavano parole avvolte in lacrime che trasmettevano disperazione. Io leggevo. Leggevo le sue emozioni come...