Erano le due del pomeriggio. Mi alzai dal letto con i postumi dell'ultima sbronza. I mobili sembravano tremare e il sole sporcava la stanza attraverso le imposte semichiuse. Raggiunsi la doccia. I vapori dell'acqua bollente mitigarono il dolore alle meningi, ma non poterono nulla contro quelli al braccio sinistro. Infarto. Lo so bene. Il mio medico me l'aveva detto più volte: "Se continui così...
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di Mario BencivinniClicca qui per vedere le altre racconti di Mario Bencivinni »