Poesia postata in Poesie (Poesie personali)
Che ne verrà di noi uomini del contorno
Se l'inessenziale un giorno
Scapiterà nel baratro secco
Per cui fango è l'adorno
a similità di un'unghia in un becco?
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Che ne verrà di noi uomini del contorno
Se l'inessenziale un giorno
Scapiterà nel baratro secco
Per cui fango è l'adorno
a similità di un'unghia in un becco?
Siccome ti chiedo troppo
non più disturbo richiedo
alle tue docili membra
ricolme di penombra
in questa sera: odo rimpianti
venir dal deserto, più di uomini assetati
sull'orlo del miraggio...
Carreggiata innevata, lieve tempesta
calante; sapor di festa!
Lieti stupori mi fingo.
Verbi invani di voi mi inondo.
Senza certezza, oramai, questa perfetta mia via:
per pensieri falsi sono spinto
si che certo vado affondo!...
Si sta in luglio
Come pesche appen raccolte,
Della sabbia lui il figlio:
Quel bimbo che raccoglie in molte
le conchiglie che fan dell'esasperante tempo
Un ciglio: dalle radici sconosciute!...
In me possente, al chiaror del lume, l'infebbrire dell'ematoma della vita.
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