Poesia postata in Poesie (Poesie d'amore)
Guarda la luce che filtra
dalle spesse vetrate
la sua intensità in crescendo
arroventare sulle tue mani
in protezione di un viso
prigioniero della lacrima
no, non è una giornata densa di aspettative...
Guarda la luce che filtra
dalle spesse vetrate
la sua intensità in crescendo
arroventare sulle tue mani
in protezione di un viso
prigioniero della lacrima
no, non è una giornata densa di aspettative...
Non ho più paura della morte
da quando osservando la chiglia delle navi
al rumoroso porto
gli uomini arridono all'imbarco
con le armi sottobraccio.
Il mare è inquieto ma allo stesso tempo fragile
sembra un tappeto di schiuma lucente...
Accesi il sorriso d'un'altra, da allora le notti mi inghiottono frenetiche. Vorrei stringerti, ma le luci bussano già e i respiri si fanno insistenti, di certo, dall'altra parte del mondo, un altro uomo uccide i suoi silenzi.
Il vento si adopera a portar il suo respiro, è freddo quando serpeggia tra le sterpaglie accatastate, ai margini del rude capanno senza vita, verdeggiano di muschi e licheni le rocce, che affiorano dal sentiero pervio, non lontano i pini nudi baciano un cielo elegante, dove essi infittiscono l'ombra li inghiotte, in un desio di lieve malinconia.
Corresti esultante
incontro a uno spicchio di cielo terso
lasciando la pioggia proporsi esausta
tra i vigneti inermi dal triste spoglio.
La notte spazientì
concedendosi dai rivi traboccanti alle piane impervie
nell'autunno appena scorto...