Poesia postata in Poesie (Poesie personali)
Sfioro temporali di grida e rose,
di incubi e tristezze,
di girasoli spenti alla notte e stagni
dove galleggiano smarrite le lacrime,
dove il cielo sconfina nella stanza,
dove aleggia ancora tutto di te.
Sfioro temporali di grida e rose,
di incubi e tristezze,
di girasoli spenti alla notte e stagni
dove galleggiano smarrite le lacrime,
dove il cielo sconfina nella stanza,
dove aleggia ancora tutto di te.
Dove viaggiano i miei piedi,
persino nella totale cecità della vista,
del suono,
dell'orientamento e dell'olfatto,
viaggiano spinti da un richiamo incantato,
incomprensibile all'esterno,
la magia che spinge i battiti del mio cuore verso i battiti di un equino...
Conosco la donna che so di non essere,
quella a lungo piegata ai voleri
di un uomo padrone del mio destino,
quella legata e impossibilitata dalle scelte,
dalle idee personali che scalpitano con forza feroce,
quella dal capo chinato che acconsente senza ribellarsi,
quella capace di rivoluzionare in un secondo...