Poesia postata in Poesie (Poesie d'Autore)
Mi hai lasciato un buon sapore
la tua pelle forse
ilmodo in cui ti muovevi
il semplice restare sospesi.
dal libro "Prossima fermata Nostalgiaplatz"
Mi hai lasciato un buon sapore
la tua pelle forse
ilmodo in cui ti muovevi
il semplice restare sospesi.
Adesso la stanza ha tutte queste fatiche
per me, tutti questi buchi
e me ne rendo conto
che l'esistere non è semplice essere
è stare nel puro atto
è il resto delle stoviglie, di là
ammassate, che sembrano gli ultimi giorni...
Mi accorgo che servirebbe
una parola grande
per parlare della neve,
pensarla senza pensare
cominciando dal silenzio
dei campi
che portano al lago.
La grande fatica fatta
per ritrovare i pezzi
sparsi nella stanza
tu non la conosci,
che mi pare, a volte,
d'essere stato un guastatore
fermo nell'attesa, di straforo...
A volte basta proprio poco: tu che di là cuoci due uova in
nove minuti esatti, canticchiando una canzone allegra. Così
lo scucito dei nostri corpi riposa, torna fra me e te, rincasa.
Anche allora era tutto così semplice:
all'inizio della primavera tua nonna prendeva il primo latte
munto, con un mestolo di legno lo spargeva sul prato "questo
è per voi popolo delle foreste" diceva...