Scritta da: ELIO BLANCATO

Trauma Natale

Stavo bene, molto bene,
ero felice.
Fluttuavo a destra e a manca,
in su e in giù,
ora non più.
Ho freddo, tanto freddo,
dove mi trovo?

Rumori cupi, sordi,
assordanti.
Voci sovrapposte, sconosciute,
moleste.
Aria acre, nauseabonda.
Luci algide, accecanti,
in che girone sono finito?

Mi palpano, mi tagliano,
mi annodano.
Mi girano, mi rigirano,
mi bagnano,
ma che fanno?
Perché non smettono?
Son forse matti?.

Basta! Basta! Basta!
Non ne posso più.
Urlo, urlo a squarciagola:
non toccatemi più,
lasciatemi stare,
riportatemi dov'ero.
Lì si che stavo bene.

Non c'è verso, non mi ascoltano,
nessuno mi sente.
Son forse sordi?
No! Fan finta di niente.
Tremo dal freddo e dalla paura.
Ma perché sono qui?
Accidenti! No! Non sarò mica nato?
Composta martedì 19 maggio 2020

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