Eventi I padiglioni più visitati all’Expo 2015

I padiglioni più visitati all’Expo 2015

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Dal Giappone agli Emirati Arabi ma non solo, ecco quali sono i cinque padiglioni che stanno attirando di più l’attenzione in questo Expo 2015.

Giappone

Giappone

Il padiglione del Giappone, composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro che lasciano penetrare la luce solare, è uno dei più visitati di Milano Expo 2015. L’estetica della struttura attira i visitatori così come la cucina nipponica, a base di riso, pesce crudo e verdure, apprezzata in tutto il mondo. Con la partecipazione il Paese ha intenzione di proporre la propria cultura alimentare come esempio di nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato. Per non perdere una visita al padiglione meglio recarsi appena entrati in Fiera. Qui c’è sempre fila, l’attesa può durare anche 40 minuti per un percorso che dura un’ora.

Brasile

Brasile

È la rete che vedete qua sopra una della ragioni per cui il padiglione del Brasile è uno dei più visitati in assoluto (si parla di 17mila visitatori al giorno). Una rete su cui bisogna obbligatoriamente salire per avere accesso e che è dotata di sensori che riproducono suoni della foresta amazzonica basati sui vostri movimenti. L’idea piace molto, in particolare agli studenti delle scuole.

Thailandia

Thailandia

La struttura del padiglione thailandese non passa inosservata ed è ispirata al copricapo tradizionale dei coltivatori di riso, chiamato “ngob“. Il Paese asiatico è noto per lo street food e ogni giorno la struttura ospita diverse performance, tra spettacoli di marionette, maschere giganti, sfide musicali, show acrobatici e incontri di boxe. Di grande impatto il cinema con proiezioni video a 360°. Tutti ingredienti che rendono il padiglione uno dei più visitati di Expo 2015.

Emirati Arabi

Emirati Arabi

Considerato uno dei gioielli di Expo 2015, impossibile non notare il padiglione degli Emirati Arabi. Con le mura ondulate alte 12 metri che creano una sorta di canyon lungo 140 metri è sicuramente uno dei più spettacolari. Il passaggio conduce nel cuore del padiglione, preso d’assalto dai turisti a ogni ora del giorno. All’ingresso, ai visitatori viene fornito un tablet con cui “animare” alcuni degli oggetti che sono disposti all’inizio del percorso. E poi video a 360°, grafica 3D, un’oasi di tre piani dove, tra palme e acqua, si trovano i punti ristoranti le cui materie prime sono in parte fornite dall’orto posizionato sul tetto.

Nepal

Nepal

Il padiglione Nepal ricorda la forma del “mandala“, il diagramma circolare composto dall’unione di figure geometriche che richiama il cerchio della vita. Il flusso di persone è continuo, anche se la struttura centrale, una grande pagoda, non è stata terminata a causa del sisma che ha colpito il Paese, richiamando gli operai nepalesi in patria.  Per consentire il completamento, gli operai di altri Paesi stanno lavorando gratuitamente per aiutare i colleghi. Lungo il percorso è presente una teca di cristallo per raccogliere i fondi per la ricostruzione. Un motivo in più per visitare la struttura.

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