L’11 novembre è la giornata nazionale degli Origami in Giappone, dove l’arte di piegare la carta è diventata un simbolo di pace. È uso giapponese donare un origami a forma di gru. Infatti la gru (per i giapponesi) è simbolo di purezza. Ma lo sapevate che gli origami non sono un’invenzione interamente giapponese?
Si leggono tracce dei primi origami giapponesi antichi, creati tramite il taglio della carta, per la prima in una poesia dal 1680. In Europa, cento anni più tardi, il pedagogo tedesco Friedrich Fröbel insegnava ai bambini dell’asilo le formule matematiche mediante il piegamento di pezzi interi di carta. Questo sistema è stato importato in Giappone dopo il 1860 ed è la base per quello che noi consideriamo il moderno origami.

Il procedimento per la maggior parte degli origami si può suddividere in passi più semplici costituiti da un succedersi di pieghe. Le principali sono:

  • piega a valle, ottenuta piegando il lembo del foglio in modo che all’osservatore la piega così ottenuta formi un avvallamento;
  • piega a monte, ottenuta piegando il lembo del foglio in modo che all’osservatore la piega così ottenuta formi uno spigolo;
  • piega a fisarmonica o doppia piega semplice, costituita da una piega a valle ed una a monte successiva;
  • piega a libro, una piega a valle che coinvolge una parte di foglio già modellata da altre pieghe, che viene così mossa lungo una direttrice come, appunto, se si stesse sfogliando un libro.
  • Qui di seguito una serie di bellissime creazioni, nate dalle sapienti  mani dei più importanti maestri di origami dei nostri tempi.
FONTEboredpanda

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