Un videogioco dovrebbe essere un momento di divertimento, soprattutto per i più giovani (non senza qualche eccezione), invece negli ultimi giorni sta diventando una vera e propria mania, anche se al momento basata su nulla di concreto.
Molti ricorderanno i Pokémon, quei simpatici animaletti colorati inventati nel 1996 da Satoshi Tajiri, che gli umani possono catturare, allenare e far combattere per divertimento. Negli ultimi giorni hanno avuto il risalto di tutte le cronache mondiali perché sono diventati un’applicazione per smartphone, chiamata “Pokémon GO”. Il nome già dà l’idea della finalità e i social sono letteralmente esplosi da quando questa notizia ha iniziato a circolare: la finalità è quella di cercare le piccole creature in giro per l’ambiente circostante con l’uso della fotocamera del telefono e della “realtà aumentata”. Questa tecnologia, già utilizzata per altri famosissimi programmi, non fa altro che sovrapporre alle immagini che catturate in live delle informazioni che sono legate alla posizione GPS, alla direzione, alla velocità e all’altezza.
In tutto questo, la cosa che più rende un “caso social” questo software è che l’Europa non ha ancora la possibilità ufficiale di scaricarla e usarla, perché dopo il lancio in Giappone, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia, i server dell’azienda hanno iniziato a sentire il peso del successo dilagante. Eppure alcuni italiani sono riusciti a usarla e non riescono più a smettere.
I Pokémon si lasciano catturare da quasi 30 anni, da quando l’unica consolle portatile era il GameBoy (grande, con schermo in bianco e nero e pochi tasti): adesso, finalmente, grazie a una tecnologia che ha fatto passi da gigante, non sarà più necessario giocare in un’ambientazione prefissata, ma qualsiasi luogo (dal parco, al supermercato, da casa propria a quella degli amici) potrà diventare la location adatta. C’è un però in tutto questo: occhi fissi sul telefono e gambe in movimento sono un mix pericoloso. È infatti l’applicazione stessa a ricordare al giocatore di stare attento a quello che accade intorno.
Siete pronti a collezionare i vostri Pokémon?