Questa storia commovente arriva dalla Val Cichero, in Liguria, dove la gatta Teresina da tre anni ogni giorno va a trovare la tomba della sua proprietaria.
San Colombano Certenoli è una frazioni di pochi abitanti (una ventina), qualche cane e due gatti. Ed è proprio uno di questi felini il protagonista di questa incredibile storia: si chiama Teresina, e ogni giorno – da tre anni a questa parte – va a trovare la tomba della sua proprietaria Maddalena. A volte ci va da sola, altre volte accompagnata dalla sua amica Molly (l’altra gatta della frazione). Arriva lì, si sdraia sul marmo assolato e se ne sta lì per qualche minuto a riposare. Teresina ama stare vicino alla sua padrona, scomparsa nel 2015, anche se in questi anni è stata curata e lo è tuttora d Sabrina, che racconta alcuni aneddoti su Maddalena e le due gatte: “Era una vera “gattara”, amava tutti gli animali, ma per i gatti aveva un’autentica predilezione. Molly vive in casa mentre l’altra è più forastica. Ci siamo sempre prese cura di loro“.
All’inizio la convivenza non è stata semplice: “Vivevamo insieme anche prima, ma io non ci sono mai perché lavoro ed erano sempre con mia mamma. Quando sono subentrata, mi sono dovuta conquistare la loro fiducia, all’inizio si sono sentite abbandonate. Ci è voluto un pochino prima che si affezionassero a me“.
Qualche giorno fa Sabrina ha postato su Facebook il video che vedete in fondo all’articolo. Ha suscitato moltissime reazioni e condivisioni: “Questa è Teresina che prende il sole sulla tomba di mia madre. Mi piace pensare che non sia un caso che vada a sdraiarsi proprio lì. Credo che lei e Molly sappiano che quella donna che le ha amate tanto si trovi in quel posto preciso. Sarà un caso ma non vanno mai da mio padre, che non hanno conosciuto e che pure è sepolto a poca distanza. La mia è una sensazione, ma suffragata da quel che vedo“.
Casualità o incredibile sensibilità animale? Noi propendiamo per la seconda, perchè Teresina preferisce sempre andare ad accoccolarsi lì dove riposa per sempre la sua amata Maddalena. Ecco il video: