Poesie d'amore


Scritta da: Roberto Di Nardo
in Poesie (Poesie d'amore)

E terra poi cadde a volare

Colora il pennello pittore, di voce
che musica ti esca, dal cuore alla luce,
scolpisci ed intaglia l'amore d'eterno
di piume e di fiori, di bianco d'inverno,
cantando rapito disegna di stelle
che scoppino allegre, creando scintille
tra cieli di prati, cui il sole si culla,
cent'anni in ricami per sogni a fanciulla
da te nascerebbe bellezza, danzando
dei passi, faresti parlare, inventando
creatura di strisce infinite, ribelle,
al dio di cui soffia di argilla e di pelle,
lo so, toglieresti ogni verso a creare
quel giorno che terra poi cadde a volare.
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    Scritta da: Roberto Di Nardo
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Sapessi che amore

    Sapessi che amore ti avessi incontrato,
    l'ho sempre e soltanto per sempre sperato,
    tra carte e parole dal cuore strappate
    da un nero profondo, a colori segnate
    e descritte da sogno ogni segno, sentito,
    qualsiasi disegno avrei fatto, mentito.

    Tra passi di nuvole senza ragione,
    in mezzo a ruscelli di pura emozione,
    che amore ti avessi davvero trovato,
    più forte che il tempo abbia desiderato.

    Hai scritto il linguaggio che bocca mi urlava,
    hai fatto in coraggio che tutto mancava,
    trasposto illusioni all'interno canzoni
    dimentico pezzi di vita e ragioni,
    perché tutto sfuma e la nebbia dirada
    se non ti appartiene si perde per strada.

    Sapessi che amore ti avessi trovato
    sarei dove prima non sono mai stato,
    un mondo che basta girarmi di fianco,
    dormire ti guardo che non son mai stanco.
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      Scritta da: Roberto Di Nardo
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Non te ne andare

      Non te ne andare
      speranza di attimi in pace,
      sereni
      da nuvole a mente mai sgombra di oscuri pensieri e tormenti.
      Senza dire mai più che "magari va meglio",
      errore che porta a serrare poi i pugni,
      con qualcosa che accade,
      o qualcosa che torna alla mente a mancare.

      Non ti è mai appartenuto l'amore qualunque,
      ché a soffrire nel petto ne hai reso destino.

      Non hai mai rinunciato al tuo esser te stesso, rinnegando l'orgoglio a rivendicazione,
      per le scelte che altri han pagato.

      Amore che senti fuggire,
      amore che temi poi possa morire,
      amore mai nato.
      Perduto, sia che oggi o domani.
      O che è impresso al passato.

      Oh ti prego speranza,
      non te ne andare col prossimo pezzo a mancare.
      Di frammenti perduti son piene le strade percorse,
      e non resta che un cuore malato,
      sconfitto,
      disincantato.

      Eppure era nato tra i sogni più puri
      ed ingenui a far schifo.

      Adesso a cercare un ultimo scoglio,
      il bisogno di un altro respiro.

      E che poi sia la carne
      inerme in attesa a tormento
      di avvoltoi che dilaniino,
      e di corvi stupendi,
      cui affidarsi a volare nel vento del mondo perduto.
      E perdente da quando ricordi esser vivo.
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