Poesie d'amore


Scritta da: GENNY CAIAZZO
in Poesie (Poesie d'amore)

Quel figlio che non ho

Quante volte l'ho sognato
fortemente l'ho desiderato,
tra gioia e dolori che la vita mi ha dato
porto addosso una piaga
per quel figlio mai nato,
e tra gli abbracci di ogni bambino
provo odio per questo destino,
che mi ha impedito questo
desiderio costante
per me sarebbe stata la
cosa più importante,
anche davanti a banali illusioni
e sciocche previsioni
ho sentito dentro di me
sconvolgenti emozioni,
quel pianto di un bambino incantatore
mi tiene sveglio ogni notte
non sarò mai genitore,
gli avrei insegnato a seguire i miei valori
gli avrei impedito di avere i miei timori,
ho sofferto e soffro ancora tanto
ma questo sarà il mio più atroce rimpianto,
avrebbe preso di me la dolcezza, la tenerezza
gli avrei nascosto la mia debolezza,
so che la mia fragilità è
un imperdonabile errore
ma io vedo tutto con gli occhi dell'amore,
quel figlio che non ho mi ricorderà sempre
quell'uomo che non sarò mai,
signore mio il dolore che
si sente forse solo tu lo sai.
Composta domenica 12 maggio 2002
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    Scritta da: GENNY CAIAZZO
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Il tuo giocattolo

    Io e te
    quel noi mai esistito,
    quel desiderio mai ricambiato,
    quell'amore mai consumato,
    io il tuo giocattolo
    e l'amore dov'è?
    No! Non è così che si ama,
    il tuo volermi a tutti costi
    era completare la collezione
    delle tue dannate voglie,
    rimarrà sempre un posto vuoto affianco a te
    nel tuo letto del peccato ti devasterà la rabbia
    di non avermi mai,
    ricordati sempre che per te c'ero
    e ci potevo ancora stare
    ma quel giocattolo lo hai rotto
    perché tu non sai amare.
    Composta domenica 2 giugno 2002
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      Scritta da: GENNY CAIAZZO
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Quando vorrai

      Per te ci sono stato, ho superato me stesso
      lasciandomi andare a follie devastanti
      per te ho trafitto la mia dignità
      ho annientato la ragione
      per te mi sono reso ridicolo
      nell'assorbire la tua cattiveria
      mi sono fatto male più volte
      e da masochista ho tenuto il dolore
      anche il mio corpo ti saresti preso
      bastava solo un soffio ed ero li per te
      ho pianto tanto
      e nelle lacrime usciva la mia anima
      senza spiegarmi il perché
      volevo te oltre le sofferenze che mi hai dato
      senza averlo ancora capito voglio te
      ancora te sempre
      io sono qui
      quando vorrai.
      Composta martedì 4 marzo 2003
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Questo è amore

        Sentire una tenera sensazione dentro,
        come il vento che ti accarezza la pelle,
        un brivido che arriva all'anima,
        un attimo che sembra un secolo,
        lasciarsi guidare dall'istinto,
        cedere a ciò che ti sussurra il cuore,
        sentire l'odore di quel profumo
        che resta indelebile sul corpo,
        trattenere il fiato davanti ad uno sguardo
        non poter gridare ciò che senti
        per paura di sbagliare,
        soffermarsi su ogni minimo particolare,
        su ogni piccolo gesto
        quando dietro la stupidità
        si nasconde la vera sofferenza,
        piangere per il terrore di non essere capiti
        e gioire per la speranza di essere amati
        per ciò che siamo
        questo è amore.
        Composta sabato 18 ottobre 2014
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          Scritta da: GENNY CAIAZZO
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Uno sparo

          Era la favola più bella, mai vista, mai scritta,
          la perfezione dell'amore più raro,
          era la felicità che non ho mai conosciuto,
          quell'emozione che non ho mai provato,
          tutto ciò che si potesse desiderare
          c'era in quegli occhi che esprimevano sicurezza
          che gelavano il cuore, che entravano nell'anima.
          Come si può accettare che non ci sei più?
          Uno sparo... ed è finito tutto
          chi ha scritto questo destino crudele?
          E per quale ragione Dio lo ha approvato.
          Ma come ci si può rassegnare, chi osa pensare che esista
          una rassegnazione ad una violenza inaudita, cruda ingiusta
          e come ci si mette piede in una chiesa dove dicono che c'è Dio,
          dov'era quel giorno quando uno sparo ha distrutto tutto,
          che senso ha pregare, e cosa significa avere fede,
          no! Non ci sto, non lo accetto.
          E tu che dici di essere onnipotente
          sei solo un protagonista di una qualsiasi storia scritta,
          la comune fiaba che rispecchia la fantasia,
          sei un nome stampato in un libro:
          la Bibbia.
          Composta mercoledì 4 febbraio 2009
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            Scritta da: GENNY CAIAZZO
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Non ti odio

            Per la mia stupidità mi merito il podio
            nonostante tutto io non ti odio,
            ovvio che la rabbia scende e poi sale
            e porto le ferite di tutto quel male,
            hai saputo colpirmi nella maniera più dura
            firmando tra noi la più squallida chiusura,
            non mi da felicità vederti soffrire
            avrei solo voluto che riuscivi a capire,
            che io che ho saputo solo darti
            ero qui pronto a perdonarti,
            neanche un misero mi dispiace
            forse davvero non ne sei capace,
            poi mi chiedo ma come fai?
            lo sentito il tuo cuore so che ce l'hai!
            e ancora elaboro quel fottuto perché
            e non capisco perché proprio a me?
            bolle il mio sangue nelle vene
            perché ti voglio ancora bene?
            nulla sono riuscito ad imparare
            e mi detesto per non saperti odiare,
            non rinnego l'anima che ti ho dato
            ma maledico le lacrime che ho versato,
            le cose che insieme abbiamo condiviso
            sono stampate tutte sul mio viso,
            non ci sono riuscito, ti volevo cancellare
            ma chi è come me sa solo amare,
            per questo ascolto ciò che il mio cuore mi dice
            ti auguro davvero di essere felice.
            Composta mercoledì 10 gennaio 2007
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              Scritta da: GENNY CAIAZZO
              in Poesie (Poesie d'amore)

              L'infinito

              Luce che illumina montagne rocciose
              un letto decorato con petali di rose,
              stelle allineate non troppo distanti
              le osservi brillare come diamanti
              l'eco di una voce gentile che ti sveglia al mattino
              angeli che ti coccolano come fossi un bambino
              attimi di pace splendore sul viso
              il fascino delle rughe su quel sorriso
              protetti da una mano amica
              respirare senza nessuna fatica
              non sentirsi più come uno straccio
              senza tempo nel godersi un abbraccio
              lacrime che diventano gocce di profumo
              non aver paura più di nessuno
              camminare nudi senza alcun vestito
              liberi e felici questo è l'infinito.
              Composta venerdì 13 marzo 2009
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                Scritta da: GENNY CAIAZZO
                in Poesie (Poesie d'amore)

                Invecchiare senza vivere

                cosa vedo dentro ad ogni mio difetto?
                un essere debole e imperfetto,
                scavo dentro ogni mia singola ferita
                svuotando il senso di questa vita,
                scappo dagli amici, dagli amori
                mi lascio divorare dai miei errori,
                il tempo scorre troppo piano
                mi sento sempre più strano,
                ed anche se non ho mai mentito
                mi sento solo e non capito,
                tremo davanti a me stesso ed ho paura
                ogni giorno sembra una tortura,
                questo mondo non mi appartiene
                sono legato da troppe catene,
                io non mi riesco ad amare
                ciò che sono non lo posso accettare,
                stringo i denti, ingoio parole
                le lacrime scendono giù da sole,
                non vedo vita quando mi guardo allo specchio
                ma un corpo esile, stanco e vecchio,
                quante bugie stampate sul mio viso
                nascondo la rabbia dietro un sorriso,
                e non voglio più parlare
                voglio solo riposare
                e non posso più lottare
                credo di non potercela mai fare,
                ed è solo colpa mia
                se mi abbandonano e vanno via.
                Composta martedì 19 aprile 2011
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                  Scritta da: Angela MORI
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  Ora io mi fermo qui
                  sulla sabbia
                  mi stendo e resto zitta.
                  Inerme, sola, distante.
                  Io mi fermo qui,
                  ad ammirare il posto
                  dove tutto ha un inizio e ha una fine,
                  a cercare di capire dov'è quel filo sottile
                  che divide il cielo dal mare.
                  Mi abbandono alla sabbia umida e fredda
                  e sento il cuore palpitare
                  al ritmo delle onde.
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