A tessere i miei sogni non ci riesco, a tessere le mie illusioni non ci riesco, a tessere i miei difetti non ci riesco, a tessere i miei dolori non ci riesco, eppure c'è gente che ci riesce. Ma a tessere il vento non ci riesce nessuno. Fu per questo che quando una mano mi accarezzò il viso rimasi beatificato. Fu l'unica donna, che fra tante riuscì a tessere il mio mesto cuore con la sua gioia e con il suo amore.
Un lungo muro d'ombra mi separa da te. Il sipario cala fra noi, il cielo è buio. Fitta nebbia scende e avvolge il nostro amore, triste realtà di un labirinto senza apparente via d'uscita.
Il tuo cuore si gela, lago in pieno inverno, il mio arde d'amore per te. Solo la speranza, fiammella ancora viva, rende magiche le mie notti passate a pensare ancora a te.
Sono in un remoto lembo del tuo cuore, come un talismano perduto in un cassetto antico. Un nome per te senza più senso. Una parola senza voce. Solo il ricordo di quel tempo che ora più non ci appartiene noi nella foto, tra mesetas e rias sotto il segno del cruceiros il tuo sorriso stanco e tuoi occhi dentro ai miei... è quello che di me conosci è ciò che di mio ti resta.
Un vestito perfetto, lo sguardo impenetrabile. Mi abbraccia forte e mi lascio conquistare tutto intorno è vero. Sto cercando calore in un amore che non esiste.
Dalle nostre ombre che si allungano sulla terra che calpestiamo percepiamo la fine del giorno e della luce che ci abbandona, lasciandoci quel senso di vuoto e di angoscia, ancestrale paura del buio, come quando un amore finisce.
Un impercettibile ticchettio che s'accende, improvviso, ritmato, incalzante. Inarrestabile cresce, tuona, esplode e poi scema dopo l'estasi, quando i sensi si assopiscono e tutto si dimentica.