La musica continuava a suonare
Ti ho visto laggiù,
in quell'angolo appartato
della pista da ballo,
abbandonato a te stesso
in quella tua desolazione,
immobile e maestoso
come una preziosa statua
di quale famoso museo
aspettavi da un qualsiasi messia
la divina salvezza
dall'inferno personale
nella tua stessa mente.
In quel momento di euforia,
volevo solo divertirmi
come tutti gli altri partecipanti,
confidavo di ballare con te
quella mia canzone preferita,
come una sensibile gesto d'affetto
tra due maturi amanti:
un abbraccio sensuale,
un delicato sfioramento tra corpi
e un voluttuoso bacio
d'amore impossibile
che per quell'attimo di pura magia,
non lo era più!
La spudorata borghesia presente
si stava divertendo,
tutti tranne noi due,
nella mia solitudine
osservavo la tua,
ti fissavo negli occhi
ma ero così malinconico!
Non nascondevo molto la lacrima
che mi stava scendendo lungo il viso,
volevo chiederti il prossimo ballo
ma non potevo di certo imbarazzarti,
davanti a quei moralisti bigotti
tu eri un ragazzo come tutti
come lo ero, pure io,
in questo provinciale microcosmo
la musica continuava a suonare,
non cambiava mai niente
e i ragazzi potevano solo ballare
con le ragazze!
Composta venerdì 27 settembre 2013
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