Scritta da: Racar

La tua fotografia

La tua fotografia sul comò stava
assieme al nonno in bella e ferma mostra
che una flebile luce illuminava
mentre i santini davano alla vostra
figura un che di arcano e misterioso.

Scarno il tuo viso con garbato aspetto
mentre nel vuoto il ciglio delizioso
cercava invano vitale rispetto.

La tua città, Cassino, da cattiva
sorte fu spenta e tu nel fior degli anni
in cerca di sorrisi e d'amor priva,
andasti all'Ade in mezzo a tanti danni.

Chiesi di te più volte ai genitori
che non avevan risposte da dare
ad un fanciullo ignaro dei dolori
della vita, dicendo d'aspettare.

In fondo al cuore avevano un dolore
profondo e non volevano alla mente
luttuosi eventi riportar, ma amore
per dare ai figli un futuro splendente.

Gli eventi d'oggi mi fanno pensare
alla follia umana che tanti lutti
portò e ti vedo invano riparare
il corpo come naufrago tra i flutti.

Nemmeno del trapasso il triste giorno
saper è dato e nell'elenco mesto
compare il nome tuo con altri intorno
senza data in carente e monco testo.

I tuoi resti mortali mai nessuno
in un greve sepolcro ha portato,
né una lapide né fiori qualcuno
per le disperse ossa ha mai posato.
Composta venerdì 10 aprile 2015

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    Info

    Scritta da: Racar
    Ha partecipato al concorso
    AMORI di_VERSI

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