Come potrò stare senza?
Superbamente buono, affabile, gentile, ironico all'occorrenza,
dimmi: come potrò ora stare senza?
Guidasti i miei primi passi, quelli teneri, strette tenesti le mie manine,
la distanza da me pianger ti fece;
quanto amore per me, fratello caro!
Come potrò stare senza?
Con presenza e passione curasti le mie scelte,
indirizzasti come il miglior padre le mie ansie,
nelle mie gioie tu il più felice;
dimmi: come potrò stare senza?
Tesoro inestimabile, rifugio sicuro,
foce delle mia anima, letto calmo nelle mie tempeste:
questo eri tu per me!
Dimmi: come potrò ora stare senza?
Ricordo ancor la tua voce,
nella lontananza vicina, tanto vicina,
la sua eco ancor risuonami dentro.
Come potrò stare senza?
Nessun amore potrà mai surrogare il tuo,
né altri potran riempirmi come hai fatto tu!
Del mucchio di ricordi che un dì sarò,
tu sì, sarai parte grossa e di sostanza;
dimmi, allora, fratello caro,
come potrò stare senza?
Ma forse, a pensar bene,
una risposta a tutto questo io ce l'ho:
da te cotanto appresi
che bisogno ancor non avrò;
la tua saggezza sarà mia compagna,
la tua bontà fedele amica;
niente più ora ha importanza:
potrò stare senza!
Composta venerdì 1 agosto 2008
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