Etere
Apro gli occhi ma ciò che vedo è nebbia
Morbide ciocche fluttuano
nell'imponderabile etere;
pallide dita tremano
si aggrappano
tendono verso l'abisso
Rarefazione impalpabile
rende il tuo volto indistinguibile
ma il lampo negli occhi neri tuoi
che tanto agognavo
Ti palesa al mio cuore dolente
Dolente per te, fluttuante
nell'etere
irraggiungibile
suprema
Il cuore colmo
di giovanili ricordi
e aspettative deluse
e sogni infranti
appesantisce il mio essere.
Come fumo la nebbia svanisce.
Composta venerdì 15 settembre 2017
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