Tu che dormivi
Tu che dormivi tra due mani sporche
di sangue, vecchi debiti e difetti,
come se fosse l'uomo tra i giganti,
a darti, lui, amore e sicurezza.
Saltavi tra emozioni e sentimenti,
sembrava che nascessero a seguirti,
avevi gli occhi grandi come il sole
che se a guardarlo, in lacrime pioveva.
Ebbene, cuore soffice, leggero,
sei sempre stata marmo di certezza,
e vita passerebbe nell'eterno,
all'ultimo respiro ad aspettarti.
Cercando un dio nascosto tra le stelle
desiderando a crederne esistenza,
tra lacrime malate ad impotenza,
ad implorarne scambio a sofferenza.
Vivi tra chi ti ha vista sì felice,
cui hai trasmesso sogni e tenerezza,
quella che senza nulla, davi in cambio,
perché era dentr'essenza di te stessa.
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