Una carezza fragile trema,
come la figlia portata via dal vento
e un dormiente sussulto
scoppia come un tuono.
E lì, sul suo corpo
che io compio il mio vizio
quello di amarla.
Non morderti le labbra, ti prego
perché in me accendi il desiderio,
come acqua che infrange la diga.
Non temere,
per grande che sia... il mio impeto,
perché in me tu troverai
la giusta casa del tuo amore.
Composta sabato 20 aprile 2019
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