Ricorda le lunghe giornate di giugno e le fragole, le gocce di vino rosè. Le ortiche che metodiche ricoprivano le case abbandonate da chi fu cacciato. Devi cantare il mondo mutilato.
Sfoglia i tuoi ricordi cuci per loro una coperta di stoffa. Scosta le tende e cambia l'aria. Sii per loro cordiale, leggero. Questi ricordi sono tuoi. Pensaci mentre nuoti nel mare dei Sargassi della memoria e l'erba marina crescendo ti cuce la bocca. Questi ricordi sono tuoi, non li dimenticherai fino alla fine.
Il giorno era mite, la luce amichevole. Il tedesco sulla terrazza del caffè teneva un libricino sulle ginocchia. Sono riuscito a vedere il titolo: Misticismo per principianti. Subito ho capito che le rondini pattuglie sulle strade di Montepulciano con i loro versi striduli e le conversazioni pacate dei viaggiatori timidi dell'Est, la cosiddetta Europa centrale, e gli aironi bianchi fermi – ieri? Il giorno prima? – come suore in campi di riso, e il crepuscolo, lento e metodico, che offusca i contorni delle case medievali, gli olivi sulle basse colline, lasciate al vento e agli incendi, e la testa della Principessa sconosciuta che ho ammirato al Louvre e le vetrate delle chiese come ali di farfalla spruzzate di polline, e il piccolo usignolo che si esercita nella sua recita vicino all'autostrada, e ogni viaggio, ogni tipo di viaggio, sono solo misticismo per principianti, il corso introduttivo, propedeutico per un esame che è stato rinviato.