Dormono le cime dei monti, e le gole, le balze e le forre; la selva e gli animali che nutre la terra nera: le fiere dei monti e la stirpe delle api, e i pesci nelle profondità del mare agitato. Dormono le stirpi degli uccelli, dalle ali distese.
Fanciulle dal canto di miele, dalla voce sacra, non più le membra possono portarmi. Oh, fossi io un cerilo, che sul fiore dell'onda, insieme alle alcioni vola, con il cuore che non conosce paura, sacro uccello, colore della porpora marina.