Scritta da: underdog

Cadendo

1

il vino è come un pianto desolato
che inumidisce la mia gioventù contro i tuoi baci
che un'altra deglutisce.

il vino è un'elisir che polverizza
i desideri mefitici del mio corpo
che svolazza gemendo di fronte alla tua effigie
d'ombra assopita.

2

il vino si schiarisce mescolato
alle mie lacrime così silenti;
il tuo volto gitano, infarinato, appare in ogni bolla.
la mia gola è un arcipelago maledetto
le mie tempie tappi di un pozzo immondo
volere amarti ed affrontare l'altezza
con cosi goffe angustie!
Alejandra Pizarnik
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    La notte

    So poco della notte
    ma la notte sembra sapere di me,
    e in più, mi cura come se mi amasse,
    mi copre la coscienza con le sue stelle.
    Forse la notte è la vita e il sole la morte.
    Forse la notte è niente
    e le congetture sopra di lei niente
    e gli esseri che la vivono niente.
    Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
    nell'enorme vuoto dei secoli
    che ci graffiano l'anima con i loro ricordi.

    Ma la notte deve conoscere la miseria
    che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
    Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
    sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

    Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
    La sua lacrima immensa delira
    e grida che qualcosa se n'è andato per sempre.

    Un giorno torneremo ad essere.
    Alejandra Pizarnik
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