Scritta da: *marta*
in Poesie (Poesie personali)
Behind the rain
E queste strane sensazioni,
la pioggia mi bagna, diluviandomi addosso
e non mi copro, non voglio,
non ancora, non più...
la vedi? La pioggia scende, a tonnellate
senza tregua, non ha remore,
non si preoccupa di chi desidera il sole,
continua a scendere, mi bagna.
Eccolo, il tuono, rimbomba nelle orecchie,
tra le canzoni che l'ipod racconta, tra i ricordi che non si placano,
questa pioggia che fa bene, anche se non sa più portare pulizia.
Il sangue è ancor qui, mio,
non cambia, è impossibile che possa cambiare...
ed è sporco, marcio,
usato, strausato, mai guarito, mai pulito.
Mai, ci siam guardati gli occhi,
forse ci siam persino letti l'anima oltre i corpi,
ma il sangue? Non puoi vederlo,
non ci sono ferite che lo lasciano fuoriuscire,
resta dentro e non si depura,
chiuso, sigillato,
per un cuore che pompa a vuoto,
inutilmente.
Il baratro aperto è profondo,
e il tempo altro non fa che scavare,
sempre, inesorabilmente, scavare,
e incidere, come fuoco che brucia,
e la passione si spegne pian piano,
distrutta da un cuore che non sa più fare il suo mestiere.
Non batte, l'ho sentito fermarsi un giorno,
tempo fa... e sempre sotto la pioggia, e misto alle mie lacrime,
il sangue s'è addensato, solidificato,
al punto di non essere più libero di muoversi,
per nessun motivo.
Ed ogni giorno, ogni notte, ogni singolo istante
il ricordo brucia, intacca, logora.
Distrugge me, e chi mi è accanto,
cancella il bene,
e lascia affiorare il nero in ogni sua specie,
a suo modo sempre.
Dove affonderò,
se non in te che sei il mio bianco,
dove posso salvarmi, se non in te?
... e la lenta consapevolezza che lasciarmi andare a te
vorrebbe dire distruggerti per sempre,
cuore e polmoni,
rubarti aria e linfa,
rubarti vita.
Composta sabato 20 giugno 2009