Poesie di Alessandro Bruzzi

Agente Immobiliare, nato mercoledì 2 luglio 1975 a Carrara (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: BrutalBruzzi

La mia Città... (Dragontown)

Vorrei capire dove
la mia mente
vuole  portare i miei desideri,
non riesco ancora a vedere
la mia Città.
La Città dei draghi
mi aspetta,
devo entrarci
là  è dove la solitudine non può
trovare il percorso
dei miei sogni.
È nella Città dei
Draghi che dimorano
i Cristalli dell'Amore.
Alessandro Bruzzi
Composta mercoledì 20 marzo 2002
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    Scritta da: BrutalBruzzi

    Io ricordo te! (I remeber you!)

    Il ricordo io lo sento,
    è come un tuono che annuncia il temporale...
    il ricordo io lo vedo,
    è come una vecchia fotografia sfocata...
    Voci, volti, suoni, canti, parole
    La tua pelle sulla mia pelle
    Gli occhi, gli sguardi, i colori, le pupille...
    Il tuo soffio, il mio soffio
    Respiri, sussurri, capelli...
    Non riesco a cancellare la mia mente
    è come se ci fosse un insetto che non riesco a cacciare via
    Io ricordo te
    Chissà se mi hai mai pensato...
    Io ricordo te
    Sulla spiaggia, sulla sabbia, sull'asfalto
    Io ricordo te
    e le tue labbra rosso fuoco, la pelle biancastra
    Io ricordo i tuoi passi, li sento ancora
    Io ricordo te malgrado tutto
    Oltre il dolore, la rabbia, il pianto
    Io ricordo le tue dita,
    i tuoi palmi, i tuoi polsi...
    La mia vita non vuole dimenticare
    Non smette mai di sognare
    La mia vita eri tu
    o lo sei stata
    o non lo sei più
    La mia vita è un ricordo infinito
    è un eterno tornare indietro...
    voglio bruciare i miei pensieri
    nelle fiamme della passione!
    Alessandro Bruzzi
    Composta domenica 29 settembre 2002
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      Scritta da: BrutalBruzzi

      Io non sò più...

      Io non so più
      Dove posso trovare l'Amore,
      dov'è l'Odio, dov'è l'Indifferenza...
      Io non so più
      Piangere nelle notti d'Estate,
      non so più dove trovare pace...
      non so più cos'è la guerra,
      non so più sorridere, ridere.
      Non chiedetemi chi sono,
      non so più qual è la mia anima...
      Io non so più
      Il mio nome,
      Dov'è me stesso,
      non so più dove abito,
      non so più perdermi,
      ritrovare la strada...
      Io non so più guardare,
      non so più fare a meno di vedere,
      non so più né leggere e né scrivere,
      non so più fare a meno di pensare.
      Io non so più
      Dormire,
      non so più risvegliarmi,
      e sognare.
      Io non so più amare,
      non so più odiare,
      e non posso fare a meno di gridare.
      Io non so più cos'è Vita,
      cos'è Morte,
      non posso fare a meno dei battiti del mio cuore.
      Io non so più
      Se c'è tanto tempo,
      se il tempo è già scaduto.
      Io non so più camminare e corro,
      e non posso fare a meno di fermarmi.
      Io non so più dimenticare,
      non riesco a ricordare.
      Io non so più dove sono,
      e mi vedo nitido
      in una realtà che mi accompagna.
      Alessandro Bruzzi
      Composta venerdì 5 luglio 2002
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        Scritta da: BrutalBruzzi

        Immaginarti...

        Immaginarti come
        Un riflesso sull'acqua del mare
        Cercare i tuoi occhi
        Nel colore dell'Alba di un mattino
        Sentire il profumo
        Dei tuoi capelli nella brezza
        Essere consapevoli di un amore
        Troppo forte da sopportare
        Sentire l'eco delicato della tua voce
        Che si imprime nella mente
        Immaginarti come
        Un sogno che svanisce
        Per far posto alla realtà della tua bellezza
        Che prende forma
        Come un'onda che si staglia sulla riva
        Come la sabbia bagnata
        Cercare il tuo calore
        La tua pelle
        Entrare nella tua anima
        Per non uscirvi più...
        Immaginarti
        Per come
        Sei tu!
        Alessandro Bruzzi
        Composta martedì 29 maggio 2001
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          Scritta da: BrutalBruzzi

          Helmassira...

          Il piede straniero
          Non calpesta più la sabbia del deserto,
          la terra torna
          nel seno della Patria
          Madre buona e severa.
          E nel vento caldo
          e nella pioggia di fuoco
          Allah chiama Re Hassan ii°
          a guidare il suo popolo
          Nella Marcia Verde
          della riconquista e della festa!
          Marakech applaude trecentocinquantamila figli del Sahara
          Il Corano e la Bandiera
          Sono le armi
          a Semar le donne
          Partoriscono la Libertà
          Edakhla e Laayoune
          Cantano l'Unità
          Come l'Oceano che
          Scaglia le sue onde impetuose sugli scogli
          e sulla spiaggia
          Gridando alla sua gente:
          "Nessuno mai potrà dividerci!"
          Guerat festeggia il trionfo
          Della Nazione e del suo Condottiero
          i datteri al sole brillano come diamanti
          e le stelle nella notte
          Formano un tappeto argentato
          Dono al suo popolo di Dio.
          Re Hassan adesso è un fiore
          Affonda le sue radici nel cuore della sua Terra
          e il suo nome è ricordato nella Storia
          Il suo pensiero vive
          Con Re Mohamed iv°
          Ancora una volta
          Il vento chiama
          i figli del deserto!
          Alessandro Bruzzi
          Composta sabato 30 giugno 2001
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            Scritta da: BrutalBruzzi

            Guardami...

            Guardami... io sono rapito da te!
            Alza il tuo sguardo verso i miei occhi,
            e vedrai te stessa specchiarsi nella pupilla scura,
            di un'anima in preda a spasmi di passione!
            E tu stai lì,
            seduta,
            con lo sguardo a terra,
            prendendoti beffa del tempo,
            immobile come la statua di una Dea immortale,
            bella e implacabile!
            Alessandro Bruzzi
            Composta mercoledì 2 aprile 2008
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              Scritta da: BrutalBruzzi

              Estasi dopo il sogno...

              Il tintinnio del ghiaccio contro il
              Vetro del bicchiere,
              il Jack Daniel's è scivolato sulla lingua
              giù  nella gola che adesso brucia,
              Lei che si è rivestita nella penombra della camera da letto.
              Ora lei è andata via,
              e i nostri corpi dopo un abbraccio vorticoso
              con la pelle contro pelle
              sudano stanchi di un orgasmo sublime.
              Nella penombra della camera da letto,
              di nuovo il tintinnio del ghiaccio contro il vetro del bicchiere...
              Dopo l'Estasi!
              Alessandro Bruzzi
              Composta lunedì 8 agosto 2005
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                Scritta da: BrutalBruzzi

                Drakulia...

                Guardo la tua bocca
                che vorrebbe baciare le mie labbra
                mi abbandono alla tua lingua sul mio collo
                il tuo sguardo sensuale mi rapisce
                sento le tue mani che accarezzano il mio petto
                mentre le tue cosce di seta
                stringono i miei fianchi...
                Ti abbraccio stretta
                non vorrei più separarmi  dal profumo della tua pelle,
                i tuoi capelli sono di raso
                come fruste nere di cuoio corrono lungo la tua schiena
                ma è come un bel sogno che finisce
                i tuoi canini sprofondano nelle mie vene
                il tuo seno o donna mortale è così bello
                lo guardo mentre ti nutri della mia essenza
                i tuoi seni sono due calici d'argento
                e i rivoli di sangue scivolano sulla bianca epidermide
                mi lasci riverso sul mio letto
                diventi crudele
                quando sei sazia...
                Tu sei una Seduzione Letale!
                Alessandro Bruzzi
                Composta lunedì 11 marzo 2002
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