Ho atteso che il mondo mi girasse intorno, ho incrociato sguardi e ho fissato mari, ho preso una penna e ho scritto il caos, quell'attimo fu libertà, quell'attimo fu poesia.
Colmo momenti pensanti in balia degli eventi, descrivo questa strana confusione che cavalca le ali della mia percezione. Colgo tutto ciò che l'aria mi ispira, scaglio di getto l'odor della mia emozione vera. Dubbi e perplessità porto sulle spalle, sorriso e vita tengo nel mio gran fium che scende a valle; spero di crear un soffio di interesse nel profondo della mia parola, mentre la mia mente è ancora lì che vola.
L'aria è rivestita da una quiete accogliente, sole e luna giocano a nascondino e una coppia di baci si gode il passaggio. I tuoi occhi vivono nei miei e nel presente, non sente solitudine il destino. L'amore corre su prati vivaci, continuando voglioso il suo viaggio. Mai si placa il desiderio di te, e vive il sogno, nei passi felici delle ore.
La città delle società, racchiude in un'onda nera, i suoi meschini cittadini; mentre fuori dalle sue salde mura, un mare senza possibilità, si riempie di lacrime innocenti.